Tai Chi Chuan (tai cì ciuàn) :
un termine cinese di cui si sente parlare sempre più spesso, nelle riviste, in televisione, a volte lo si vede praticare nei parchi da persone di tutte le età. Si muovono all’unisono con movimenti fluidi, morbidi e aggraziati. In occidente viene abbreviato con il termine Tai Chi e lo si considera una ginnastica dolce adatta a chiunque.
Nonostante l’apparenza il Tai Chi Chuan è una disciplina marziale. I suoi principi e concetti sono accessibili a tutti perché limitano al massimo l’uso della forza fisica.
Gli esercizi, detti “Taoisti”, sono propedeutici per la pratica del Tai Chi. Aiutano a comprendere l’uso corretto delle anche, l’importanza di liberare spalle e petto da contrazioni, rilassare l’addome a beneficio degli organi interni.
I movimenti sono generati dallo spostamento del peso.
E’ essenziale mantenere un’apposita postura, aperta e priva di tensioni, respirare profondamente ed avere una mente lucida.
La difficoltà degli esercizi è data dalla consapevolezza con cui li si esegue.
Praticando il Tai Chi Chuan si ottiene salute psicofisica, serenità, consapevolezza corporea, sicurezza, ma ognuno ne trae il beneficio che cerca.
Il Tai Chi Chuan ha la sua massima espressione nella forma. Una sequenza di movimenti preordinati che simulano un combattimento. Respingere un avversario, tirarlo a sé, deviare la sua forza e pressare la sua struttura.
I movimenti sono fatti con lentezza per abituare il corpo a muoversi secondo i 10 principi fondamentali. Letteralmente il Tai Chi Chuan potrebbe tradursi in “Pugno del supremo movimento”.
Gli insegnamenti di un’arte così raffinata hanno radici che si tramandano da maestro a maestro. Il Tai Chi Chuan, stile Yang, da noi praticato, segue la didattica del Maestro John Ding, fondatore della John Ding International Academy di Londra. E’ presente con una sede ufficiale a Roma e viene divulgato nella capitale e dintorni da istruttori qualificati.
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